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Le eccellenze della scuola piemontese libertas di formazione sportiva

 TRA CONTINUITA’ E PROGRESSO: I CORSI DI FORMAZIONE

Guardare al futuro vivendo il presente e senza dimenticare il passato. Perché nello sport come nella vita, quando si ha l’opportunità di lavorare su una base solida e collaudata, non ha senso cambiare per il semplice gusto di farlo o solo per stuzzicare la curiosità della gente: molto più consigliabile crescere attraverso una rivisitazione attenta di ciò che è già stato fatto. Conservando cioè la piattaforma programmatica di partenza e arricchendola di volta in volta degli insegnamenti che un appropriato e continuo aggiornamento ti permette di ricavare dal vissuto quotidiano. E’ questo il percorso organizzativo che la Scuola Regionale Libertas di Formazione Sportiva del Piemonte si è prefissa fin dalle sue origini di compiere e che qui vi riproponiamo in una sintetica ma speriamo funzionale carrellata informativa.

                                                           

CHI SIAMO – La Scuola nasce nel 1981 e viene subito intitolata alla memoria di Giuseppe Gilardi, nel campo sportivo più conosciuto come Beppe, figura storica della Libertas non solo piemontese. Fin dalle sue prime esperienze, cerca di unire valori e concretezza, conquistandosi rapidamente spazio e credibilità sul territorio. Già nel suo primo anno di attività, la nuova struttura ottiene dalla Regione Piemonte la “Presa d’atto”, attestato all’epoca molto significativo per parametrare il livello di efficienza e dinamismo di un’associazione. Successivamente, alla fine degli Anni Ottanta, a livello nazionale viene invece riconosciuta dalla Libertas come Centro Sperimentale Pilota per corsi decentrati di formazione e tappa intermedia per l’ammissione ai Seminari organizzati dall’Ente. Dopo un momento di stabilizzazione della propria attività, la Scuola riprende a correre con rinnovati propositi di crescita negli Anni Duemila, allargando anche i propri orizzonti formativi attraverso un “patto di collaborazione” con il CONI e alcune federazioni sfociato, in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Formativo 2009/2010, nella stesura di un prestigioso protocollo d’intesa tra la Scuola Libertas “Beppe Gilardi” e il CONI piemontese.

                                      

GLI OBIETTIVI – Già negli Anni Ottanta, la Scuola cominciò a muoversi per creare figure professionalmente qualificate ma in possesso anche di quello spirito sociale indispensabile per la crescita globale della persona, un intento del resto ampiamente espresso dalla Libertas nel suo Statuto. Un percorso da subito finalizzato a operare nel campo dell’educazione fisico-motoria e sportiva ma con le caratteristiche giuste per incidere ben presto pure in quello culturale, del tempo libero e della reintegrazione motoria di anziani e soggetti disabili. Col passare degli anni, l’attività si è sempre più specializzata nella ricerca di corsi e iniziative che, oltre a preparare adeguatamente l’allievo, contribuissero a offrirgli una serie di sbocchi professionali d’un certo livello, conferendogli qualifiche idonee per insegnare nel rispetto dei “paletti” previsti in materia dal CONI e dalle più recenti normative europee.

                                                    

LE QUALIFICHE – Un discorso a parte merita l’argomento della Certificazione Nazionale riconosciuta dal CONI ed Europea delle qualifiche professionali dei Tecnici sportivi. Vale infatti la pena precisare che cos’è e perché abbiamo da sempre aderito allo SNaQ. Con l’adozione nel 2009 del Piano Formativo Nazionale, il nostro Ente ha inteso fornire un chiaro e definito modello generale di riferimento per la formazione dei propri quadri tecnici sportivi, condividendo per primo il Sistema Nazionale delle Qualifiche dei Tecnici Sportivi del CONI, meglio conosciuto appunto come SNaQ. Nel corso di questo decennio la preparazione della figura del Tecnico Sportivo ha acquisito una sempre maggiore importanza e concrete responsabilità, tali da indurre l’organismo europeo che si occupa di formazione professionale, il CEDEFOP, a definire e normare le “qualifiche” professionali anche in campo sportivo ed educativo-motorio evidenziando i requisiti obbligatori per poter esercitare, ossia le “conoscenze”, le “attitudini” e le “competenze” necessarie o previste per ricoprire ruoli e svolgere compiti formativi  anche nel contesto sportivo. Il Dipartimento Nazionale della Formazione del CNSLibertas ha ritenuto indispensabile aggiornare e valorizzare il profilo professionale del Tecnico Sportivo Libertas, adeguandolo anche e prioritariamente alle recenti normative EU oltre che al Sistema Sportivo Italiano, implementandone obiettivi e conformità.

LE PRIORITA’ -  La rivisitazione nel 2019 dell’intero assetto interno della formazione delle qualifiche dei Tecnici Sportivi si sintetizza in queste principali ed essenziali proprietà: omogeneità tendenziale per tutte le discipline sportive, pur nell’osservanza delle loro peculiarità; uniformità su tutto il territorio nazionale con possibili adattamenti alle esigenze dei vari profili; conformità alle normative EU e alle certificazioni nazionali UNI; strutturazione per livelli compatibili con le mansioni effettivamente svolte sul campo. Le qualifiche tecniche saranno conseguite secondo precisi percorsi formativi conformi e rispettosi dei Sistemi Nazionali (CONI-SNaQ) e delle normative Europee vigenti in materia di Professioni Sportive (UNI 11475/2017-Tecnico Chinesiologo Sportivo), e garanti di una documentata tracciabilità.

                                                                                         

LA STRUTTURA – Tornando all’operatività, per garantire un insegnamento rapportato alla qualità della propria didattica, la Scuola si avvale d’una macchina organizzativa di alto livello, guidata dal presidente Enrica Lanza, attiva ed entusiasta interprete del mondo sportivo (presiede anche il Centro Regionale Libertas del Piemonte), dal direttore Vincenzo Santoleri e dal direttore scientifico Daniele Miniotti e composta da un gruppo di docenti formatori sempre più numeroso e qualificato. Uno staff di comprovata efficacia che interagisce opportunamente e costantemente con Fulvio Martinetti, responsabile nazionale della Formazione Libertas.

I CORSI – Con queste premesse, la Scuola si sforza di offrire di anno in anno un panorama didattico sempre più completo e al tempo stesso innovativo. Un obiettivo fortemente voluto pure per la stagione 2019/2020, caratterizzata anche dal “debutto” di una iniziativa destinata a creare un solco sul quale la Libertas potrà poi camminare con efficacia in tutto il territorio nazionale: il corso per Professionista del Benessere psicofisico. Il nuovo Anno Formativo continuerà inoltre a proporre i tradizionali ma sempre richiestissimi corsi per qualifiche tecniche, adeguatamente certificate, di 1° e 2° livello, articolati in due fasi: una formazione di Area Generale, comune quindi per tutti i corsi, e una serie di lezioni finalizzate all’insegnamento specifico della tematica in questione. Il tutto nel segno di quel sano compromesso progettuale fra passato, presente e futuro che, se opportunamente indirizzato, può diventare molto di più d’una felice sintesi temporale.